allenamento

Integrazione e doping? Facciamo chiarezza…

Un atteggiamento, spesso volutamente ambiguo dei "Media" tende ad unire il concetto di integrazione alimentare al doping e lo stesso avviene negli spogliatoi delle più comuni palestre.

E tu la conosci la differenza tra integrazione alimentare e doping?

Il doping è l'assunzione di sostanze (steroidi anabolizzanti) che si sostituiscono ad una risposta biologica, amplificandola o inibendola, provocando degli squilibri nell'omeostasi organica e dei blocchi "a monte".  Spesso si tratta di sostanze sintetiche che vengono utilizzate in medicina per trattare casi in cui si produce una bassa quantità di ormoni, come il testosterone.

Queste sostanze vengono prescritte anche per trattare altre malattie, ma spesso vengono anche utilizzate dagli atleti per sviluppare massa muscolare. A lungo andare, l'assunzione di doping può causare danni irreversibili all'organismo ma anche sulla salute mentale.

Infatti, in alcuni soggetti, può causare aggressività e sensazione di onnipotenza che si tramutano poi in depressione e nervosismo in caso di astinenza.

Cos'è invece l'integrazione alimentare?

 

 

 

L'integrazione alimentare (proteine, aminoacidi, vitamine) invece OTTIMIZZA la risposta biologica endogena prevenendo carenze e tamponando rischi di un'alimentazione scorretta e di una vita eccessivamente stressante. 

Sono quindi 2 concetti opposti.

Per non incorrere in disequilibri o carenze di vario genere e per non subire cali di prestazione è necessario alimentarsi correttamente.

Tuttavia una dieta per quanto corretta non è sempre in grado di sopperire e ottimizzare gli scompensi indotti dall'allenamento sull'organismo. L’integrazione di proteine, aminoacidi, carnitina, omega 3, ecc... non serve ad “andare più forte", ma è direttamente correlata al benessere e allo stato di salute laddove questi possono essere a rischio.

Occorre però fare attenzione alla qualità degli integratori che si utilizzano.


Esistono cosi tanti integratori sul mercato, infatti basta fare una semplice ricerca su google per vedere l'infinità di prodotti pronti ad essere acquistati e finire nella tua credenza in poche ore.. (spesso spendendo pochi  €).

Cosa hanno in comune tutti questi prodotti? Tutti assicurano di essere di alta qualità.

In realtà molti di questi possono essere dei prodotti non affidabili, infatti alcuni marchi economici non utilizzano ingredienti ben studiati, il che può significare che i loro prodotti non sono altrettanto efficaci e inoltre utilizzarli può causare diversi problemi.

Quindi il mio consiglio è quello di acquistare sempre prodotti da una fonte affidabile.
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Daniele Esposito

 
Ridurre lo stress con l’allenamento

La più antica reazione fisica "correre" aiuta ancora oggi corpo e mente a ritrovare l’equilibrio.

L'esercizio fisico e lo sport sono controllati dalla corteccia motoria del cervello. Quando ti muovi quest'area viene attivata, richiedendo la maggior parte delle risorse.

 

Il risultato è che la corteccia prefrontale, che controlla le nostre risposte emotive allo stress, non ha risorse a sufficienza. Così, il suo livello di attività diminuisce e lo stress è ridotto. Ecco perchè si può ridurre lo stress con l'allenamento.

 

Quando ti muovi il corpo produce endorfine che migliorano il tuo umore. Tuttavia, considera che spingersi troppo oltre i propri limiti in situazioni stressanti potrebbe essere controproducente per la salute e aumentare i tuoi livelli di stress.
Fai allenamenti brevi. Ultimo ma non meno importante: pratica uno sport che ti diverta.

 

Definire di quanta attività fisica ci sia bisogno per proteggersi da episodi di stress non è facile. L’importante è schiodarsi dalla poltrona. «Alcune ricerche mostrano anche che solo un singolo esercizio può aiutare a ridurre lo stress quando colpisce. Le ricerche sottolineano l’efficacia di tutto quello che è movimento. Le persone hanno sperimentato miglioramenti indipendentemente dai tipi di attività che hanno provato».

 

 

Ecco alcuni consigli per ridurre lo stress:

 

  • Scegliere un’attività fisica all'aria aperta, possibilmente in campagna, nei parchi, in collina; comunque sono da evitare i centri urbani ormai troppo inquinati.
  • Cerchiamo di alternare allenamenti solitari con allenamenti in compagnia di amici.
  • Cambiare ogni tanto il percorso e gli esercizi: non solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente ha bisogno di cambiare; la monotonia spesso risulta noiosa e stressante.
  • Scegliamo una pratica sportiva che ci soddisfi e ci piaccia; è noto a tutti che si fa più volentieri e con molta meno fatica ciò che piace.
  • Respira profondamente
    Gli esercizi del respiro possono ridurre la tensione e alleviare lo stress, grazie al surplus di ossigeno. Se infatti respirare velocemente stimola il sistema nervoso simpatico, il respiro regolare fa proprio l'opposto: stimola il sistema parasimpatico, cosa che ci aiuta a calmarci. Secondo un ricercatore di Harvard, Herbert Benson, il respiro influisce direttamente sui sistemi danneggiati dallo stress, riducendo ad esempio la pressione sanguigna.
  • Rilassa i muscoli, progressivamente
    Comincia con le dita dei piedi e risali: contrai muscoli dei piede più che puoi, poi rilassali. Continua così con ogni muscolo finché on giungi al viso. Può sembrare strano, ma è una pratica spesso consigliata a chi soffre di stress.

 

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Daniele Esposito

Come mantenersi giovani e in salute

L'età è solo un numero?

É possibile rallentare l'invecchiamento?

 

Secondo alcune ricerche, la soluzione per rallentare l'invecchiamento è l'attività fisica! Infatti, i ricercatori dell'università di Birmingham e del King's College di Londra hanno scoperto che rimanere attivi permette di mantenere il corpo giovane e sano. Questo gruppo di ricercatori ha iniziato lo studio valutando la salute di alcuni uomini anziani sottoponendoli ad una serie di test in laboratori e confrontando le reazioni del loro corpo con quelle di un gruppo di adulti che non praticavano una regolare attività fisica. Fumatori, forti bevitori o persone con ipertensione e altre condizioni di salute sono state escluse dallo studio.

Lo studio ha mostrato che la perdita di massa muscolare non si verificava in coloro che si allenavano regolarmente e anche i livelli di testosterone negli uomini che praticavano regolarmente l'attività fisica erano rimasti alti, il loro sistema immunitario non sembrava essere nemmeno invecchiato.

Se queste persone non avrebbero mantenuto una regolare attività fisica, molto probabilmente avrebbero sofferto delle più comuni malattie associate alla loro età.

Quando si inizia ad invecchiare finisce la competizione, con gli altri e con se stessi. Si inizia a credere che non si possa eccellere in qualsiasi sport e si perde la motivazione. In realtà non è cosi, basti pensare ai numerosi record mondiali raggiunti da persone anziane, uno di questi è John Starbrook, che a 87 anni è diventato il corridore più anziano a completare la Maratona di Londra.  

 

Il ruolo dell'alimentazione

 

Nel nostro organismo avvengono processi biochimici che consumano ossigeno per creare energia. Da questo processo, che viene definito ossidazione, si producono dei prodotti di scarto dannosi: i radicali liberi. Essi si formano inevitabilmente mentre la cellula utilizza l'ossigeno per produrre l'energia necessaria alla sopravvivenza dell'organismo.

Essendo molecole altamente instabili, possono danneggiare le cellule. Ogni volta che una cellula si divide, le due cellule risultanti sono più giovani di quella di partenza, perché sono formate in parte da nuove molecole. Tutte le sostanze dannose accumulate nella cellula madre si distribuiscono fra le nuove cellule generate. Oltre al movimento, un altro segreto dell'anti-aging per combattere i radicali liberi è l'alimentazione.

Seguire un alimentazione equilibrata ed assumere cibi antiossidanti come mandorle, limoni o cacao è un ottima scelta. Assumere vitamine è un ottimo sostegno per i processi che combattono l'invecchiamento. Infatti, la vitamina A, C ed E sono tra le responsabili dell'azione contro le molecole tossiche. E' stato dimostrato che basse concentrazioni di vitamina E portano al declino fisico. In carenza di tale vitamina quindi si genera stress ossidativo. Arricchire la propria dieta con l'assunzione di vitamine aiuta a contrastare l'accumulo di radicali liberi e quindi protegge dall'invecchiamento cellulare.

 

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Daniele Esposito                

esercizio fitness piegamenti sulle braccia flessioni
I benefici dell’allenamento mattutino

Allenamento mattutino?

Sveglia e alleniamoci per sentirci meglio e per mangiare meno!

 

Sveglia e alleniamoci per sentirci meglio e per mangiare meno! Io personalmente mi alleno al mattino per una serie di fattori:

✅ possibilità di sfruttare l'agente energetico del picco di testosterone endogeno circadiano (picco di forza)

✅ Accelerazione del metabolismo

✅ possibilità di dedicare più tempo al lavoro, alla famiglia e a me stesso

✅ decremento tangibile della massa grassa anche in periodi di ipertrofia

 

Il cervello al mattino risponde diversamente

 

Una recente ricerca, pubblicata su Medicine and Science in Sports and Exercise, ha rivelato che il cervello risponde diversamente di fronte al cibo se al mattino si è fatta attività fisica.

Il test prevedeva la valutazione dell'attività celebrale (tramite EEG) di 35 volontarie che dopo essersi allenate o meno al mattino, venivano messe di fronte ad immagini di cibo o altro.

Metà del campione era costituito da donne normopeso, l'altra metà da donne obese. Le partecipanti "allenate" hanno mostrato risposte cerebrali meno marcate di fronte al cibo e dai questionari è emerso che l'attività fisica mattutina aveva spinto tutte, obese e non, a muoversi di più nel resto della giornata.

Fonte "facoltà di Scienze Motorie" alla Brigham Young University

 

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Allenamento con i manubri. Cosa cambia e perchè utilizzarli?

Allenarsi con i manubri per la prima volta potrebbe sembrare faticoso.

Però ne vale la pena! Scopriamo insieme perché...

 

Un manubrio è semplicemente una barra corta con un peso alle due estremità. Spesso vengono avvolti in materiali diversi che permettono una presa migliore, ma il concetto alla base è sempre lo stesso.
I manubri offrono benefici innegabili e sono ottimi per allenare la forza.

Quando ci si allena con i manubri, anche quando si sollevano entrambi i manubri simultaneamente, ogni braccio lavora da solo impegnando un maggior numero di fibre muscolari per completare l'esercizio.

 

I manubri forniscono lo stesso carico su entrambi i lati del corpo aiutandoci a bilanciare la forza. Sono ideali quando si eseguono soprattutto esercizi di isolamento per gruppi muscolari specifici, ma sono utili anche per allenare più gruppi muscolari contemporaneamente.

Alcune ricerche mostrano che quando un atleta nella media usa i manubri, riesce ad usare fino al 20% in più di carico rispetto a quando si utilizza un bilanciere.

I manubri venivano utilizzati già nell'antica Grecia e venivano chiamati "Halteres" e già ai tempi avevano molteplici utilizzi nell'allenamento e nella competizione.

 

Uno dei motivi per cui l'allenamento con i manubri risulta efficace è la velocità con la quale possiamo abbassare o alzare il peso. In questo modo possiamo utilizzare tecniche diverse oppure semplicemente abbassare il peso quando si è al limite. In questo modo anche i tempi di recupero possono diventare più bassi.

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Daniele Esposito

Svegliarsi presto è uno dei segreti della felicità

Chi si sveglia presto al mattino ha sempre il sorriso

Ci hai mai fatto caso?

I mattinieri sono persone molto produttive e riescono a fare tantissime cose in sole 24 ore.

Qual'è la spiegazione?
I nostri corpi sono progettati per produrre dopo il tramonto la melatonina, l'ormone che induce il sonno. Il ciclo sonno-veglia è regolato dai nostri ritmi circadiani, l'orologio interno del nostro corpo che funziona in base alla luce e l'oscurità che abbiamo intorno.

Quando l'occhio percepisce la luce, segnala al nostro orologio biologico di sopprimere la produzione di melatonina facendo restare tutto il corpo in stato di veglia. Insomma, siamo progettati per essere più reattivi durante le ore di sole e pigri durante la notte.

Secondo una ricerca condotta dalla Roehampton University (GB), alzarsi presto aiuterebbe a riuscire meglio sul lavoro e nella vita, rendendoci anche più sani. Lo studio ha coinvolto 1.068 adulti in un’indagine online sui loro bioritmi, tono dell’umore e salute.

Il 13% (i mattinieri) ha dichiarato di essere in piedi prima delle 7, mentre il 6% (detti “i nottambuli”) non prima delle 9, anche se entrambi i gruppi hanno ammesso di indugiare un’ora in più sotto le coperte nel weekend (l’81% oscilla fra questi estremi). Joerg Huber, che ha condotto la ricerca, riferisce che i mattinieri si dichiarano più sani, più felici e anche più magri.


Quindi a parte vedere la bellissima alba, alzarsi presto al mattino dà tantissimi vantaggi.

Le prime ore del mattino sono le più produttive, il tempo è ininterrotto e riuscirai a fare molto di più. Non riceverai tutti i messaggi, chiamate e distrazioni varie, ci sei solo tu e ciò che devi fare.

Hai più tempo per prenderti cura di te stesso

Alzandoti presto riesci anche a rispettare meglio la tua dieta, fare una colazione sana o prepararti qualcosa che magari non riusciresti a preparare alzandoti tardi.

Fare esercizio fisico al mattino è fantastico! Inizierai la tua giornata con una carica di adrenalina che aumenta la vigilanza, ti fà superare la sonnolenza e fa bene al tuo corpo.

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Il fumo influisce sul tuo allenamento?

Spesso, chi frequenta la palestra è consapevole di come riposare, mangiare sano e allenarsi in modo giusto sia funzionale per essere in forma.

C'è però un fattore che viene trascurato da molti. Il fumo.

Gli effetti del fumo sulle prestazioni fisiche sono ben noti. Alcune persone però anche essendo consapevoli del problema sono troppo dipendenti per smettere, altre invece non sono ancora conoscenza di come stanno danneggiando il proprio corpo.

Il fumo colpisce il nostro corpo rovinando quindi anche la performance sportiva e gli effetti sono sia immediati che di lunga durata. Gli effetti più comuni che riscontrano i fumatori in termini di attività fisica sono un calo della resistenza, prestazioni fisiche peggiori e aumento di lesioni.

Sangue


La nicotina e il monossido di carbonio del fumo possono rendere il sangue "appiccicoso" e le arterie possono restringersi. Le arterie strette riducono il flusso di sangue al cuore, ai muscoli e ad altri organi del corpo, rendendo più difficile l'esercizio. 

Durante l'esercizio fisico, il flusso sanguigno aiuta ad aumentare l'apporto di ossigeno ai muscoli. Se i tuoi muscoli non ottengono ossigeno abbastanza velocemente, anche il tuo corpo non può funzionare. Cuore, polmoni e muscoli hanno bisogno di sangue ricco di ossigeno e inalare le 4.000 sostanze chimiche presenti nel tabacco, tra cui il monossido di carbonio che si lega ai globuli rossi è davvero dannoso!

Cuore

Il fumo aumenta la frequenza cardiaca a riposo. La frequenza cardiaca a riposo è il numero di battiti al minuto che il tuo cuore produce quando non sei attivo.

Quando fumi, questo numero aumenta a causa del lavoro extra che il tuo cuore deve fare per pompare sangue nell’organismo. La frequenza cardiaca potrebbe aumentare a livelli pericolosi per svolgere le attività fisiche. Una frequenza cardiaca a riposo superiore al normale può aumentare il rischio di morte.

Polmoni


Sei in grado di fare più sforzo meglio quando la capacità polmonare è buona e i polmoni funzionano bene. Fumare fa male alla capacità polmonare. Il catrame nel fumo di sigaretta ricopre i polmoni e rende le sacche d'aria meno elastiche. Il fumo produce anche catarro che può congestionare i polmoni. 

Fumare anche poche sigarette al giorno può ridurre la capacità del corpo di utilizzare l'ossigeno in modo efficace.

Sapevi che l'allenamento può aiutarti a smettere di fumare?

L’ esercizio fisico può essere una parte importante del tuo piano per smettere di fumare. L'esercizio fisico riduce l'appetito e ti aiuta a gestire altri sintomi di astinenza e di ridurre lo stress. Inoltre, la frequenza cardiaca diminuirà, la circolazione sanguigna aumenterà e la funzione polmonare migliorerà, migliorando anche le prestazioni dell'allenamento.

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Perchè fare stretching è importante?

Molti infortuni durante gli allenamenti avvengono perchè nonostante il riscaldamento non si allungano bene i muscoli.

Fare stretching può triplicare le prestazioni ed evitare infortuni

lo stretching regolare può aiutare a mantenere flessibili i fianchi, la schiena e i muscoli posteriori della coscia. Se la tua postura o le tue attività sono un problema, prendi l'abitudine di allungare quei muscoli regolarmente.

Se soffri di mal di schiena perché sei seduto tutto il giorno, gli esercizi di stretching che invertono quella postura potrebbero aiutarti.

Quali sono i vantaggi che si ottengono praticando stretching regolarmente?


Se fatto bene,  può fare molto più che aumentare semplicemente la flessibilità. Alcuni dei vantaggi che si possono ottenere sono:

  • Miglioramento della forma fisica
  • Miglioramento della capacità di imparare a svolgere movimenti difficili
  • Migliore rilassamento fisico e mentale
  • Migliore sviluppo della consapevolezza del proprio corpo
  • Ridotto rischio di lesione di articolazioni, muscoli e tendini

Fare inoltre, aumenta anche l'agilità stimolando la produzione di agenti chimici che lubrificano i tessuti connettivi.

Quando si pratica stretching, si allungano i muscoli tesi allontanandoli dalle posizioni previste, mantenendo i muscoli sciolti specialmente nella parte posteriore del busto.

Questo aiuta a mantenere la colonna vertebrale allineata e ad alleviare il mal di schiena. Inoltre aumenta il flusso sanguigno ai muscoli riducendo l'indolenzimento e i tempi di recupero dall'allenamento svolto. Aumentando il flusso sanguigno si promuove la crescita cellulare e la funzione degli organi.

Un trucco per eliminare la stanchezza


Praticare stretching può aiutare a combattere la stanchezza e il sonno pomeridiano. Se pratichi un lavoro che ti tiene incollato alla scrivania puoi eseguire qualche semplice esercizio di stretching per sciogliere i muscoli.

Allenare la flessibilità articolare e rendere il muscolo più elastico può triplicare le tue prestazioni sportive ed evitare gravi infortuni.

Ecco una guida semplice e pratica da svolgere alla fine dei tuoi allenamenti.
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"Stretching. La guida completa degli esercizi di allungamento muscolare"

Tecniche speciali per l’ipertrofia muscolare

Utilizzare delle tecniche speciali di allenamento può aiutarti a raggiungere un obiettivo preciso. Tuttavia il loro utilizzo deve essere periodizzato

Ecco alcune tecniche speciali per dare uno stimolo diverso al tuo protocollo di ipertrofia:


Blocco circolatorio:

Consiste nel mantenere, una volta eseguito il numero di ripetizioni previsto, il muscolo in contrazione volontaria per parte della pausa di recupero. Ciò limita l'afflusso sanguigno, ed il conseguente apporto di sostanze nutritive e smaltimento di metaboliti.

Si mantengono, così, quelle condizioni, quali carenza di fosfati ed abbassamento del pH indotto da acido lattico, tanto importanti al fine di innescare quei processi che portano all'ipertrofia.

Stretch contrastato


Si tratta, una volta raggiunto l'esaurimento, di rimanere per alcuni secondi (fino a 15/20) nella posizione di massimo stiramento impugnando il carico e costringendo, così, il muscolo a mantenere la tensione.
Il conseguente danno cellulare indotto è uno dei fattori determinanti la liberazione dei fattori di crescita insulino-simili IGF, responsabili dello sviluppo delle fibre embrionali di nuove fibre a partire dalle cellule satellite.

Doppio impatto


Questa tecnica è efficace in quanto favorisce il massimo reclutamento muscolare sfruttando l'azione dei fusi neuromuscolari. Questi ultimi sono dei propriocettori situati tra le fibre e disposti in parallelo con le stesse, e hanno la funzione di registrare l'allungamento muscolare.
Nel caso in cui il muscolo subisca un allungamento improvviso ed eccessivo, essi reagiscono provocando il riflesso miotatico, ovvero una contrazione del muscolo stirato...

Tratto dal mio libro Tecniche di Allenamento.
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Daniele Esposito

Che cos’è l’allenamento negativo?

Hai mai sentito parlare di allenamento negativo?

Oggi approfondiamo nel dettaglio questo tipo di allenamento.

Con il termine "negativo" si intende la fase di ritorno di una ripetizione. Per esempio, quando fate una distensione su panca, la spinta verso l'alto del bilanciere è la fase "positiva" (nota anche come fase concentrica) e  l'abbassamento del bilanciere al petto è la fase "negativa" (nota anche come fase eccentrica).

Quando parliamo di allenamento negativo ci riferiamo all'allenamento che si concentra specificatamente, solo sull'allenamento della fase di ritorno di ogni ripetizione. Siccome i muscoli possono sopportare pesi maggiori abbassando un carico in modo controllato rispetto a quando devono sollevarlo, con l'allenamento negativo utilizziamo carichi più pesanti. II carico più pesante favorisce l'aumento della forza muscolare e sviluppa il tessuto connettivo (tendini e legamenti), permettendo poi al corpo di allenarsi con  carichi più pesanti di quelli a cui è abituato normalmente. L'elemento davvero importante per l'allenamento negativo efficace è COME abbassate il carico.

Non abbassate il peso come fareste per una ripetizione classica, lasciando che si abbassi per forza di gravità. Dovete OPPORVI ATTIVAMENTE ALLA GRAVITÀ spingendo (o tirando, dipende dall'esercizio) il più forte possibile contro il peso. II carico è superiore a quanto potete sollevare attivamente, quindi tutto quello che riuscirete a fare è rallentarlo. Se non cercate di resistere al peso i risultati non saranno ottimali. Se in passato avete fatto allenamento negativo ma non vi siete sentiti estremamente doloranti il giorno successivo, probabilmente non vi stavate apponendo al carico durante la fase negativa.

Provateci e sentirete la differenza! Non è una tecnica di allenamento facile e non la si dovrebbe usare molto spesso (perché causa grande danno muscolare), però è ESTREMAMENTE efficace per aumentare la forza velocemente. Inoltre, la si dovrebbe usare solo DOPO aver accumulato almeno sei mesi di esperienza nell'allenamento. Quindi quali sono questi segreti dell’allenamento negativo? Passiamo adesso al succo della questione. Queste informazioni vi aiuteranno a massimizzare davvero i risultati che ne trarrete. Se fate allenamento negativo nel modo standard, NON trarrete tutto quello che potreste trarre dal metodo negativo.

Punti di caduta

Se vi allenate con i pesi da un po' di tempo, conoscete bene i punti di difficoltà. II punto di difficoltà è il punto nell'arco di movimento di un certo esercizio in cui, quando siete affaticati, il peso si ferma. Per esempio, nella distensione su panca, il punto di difficoltà si trova appena sotto il punto intermedio della distensione. In questo punto esatto, la struttura del corpo causa un cambio nella leva rendendolo il punto più debole nell'arco di movimento (ogni esercizio ha una propria curva della forza con un proprio punto di difficoltà).

Naturalmente, anche quando usate l'allenamento negativo questo punto debole nell'arco di movimento è comunque presente. Succede questo... avete un carico che è superiore a quello che potete sollevare normalmente. Nel punto alto, la zona di movimento forte, potete abbassare sotto controllo molto facilmente.Quando però arrivate al punto di caduta (che è l'equivalente del punto di difficoltà) la leva cambia e la forza crolla improvvisamente (come fa anche il peso, da qui il nome "punto di caduta").

Ecco il problema... con l'allenamento negativo standard potete usare solo un carico pari a quello che potete controllare attraverso l'INTERO arco di movimento (se ne usate uno superiore, il carico piomberà verso il basso quando raggiungete il punto di caduta). Se nel punto di caduta potete controllare 100 kg, significa che prima di' raggiungere quel punto potete controllare molto di più, magari 135 kg o più.

Ciò significa che NON state sovraccaricando completamente i muscoli e NON state traendo i migliori risultati possibili dall'allenamento negativo. State solo sovraccaricando il punto più debole dell'intero arco di movimento dell'esercizio, tutto il resto è fatica sprecata. Fate l’allenamento negativo per aumentare la forza, allora perché usare solo quello che potete controllare nel punto più debole dell'arco di movimento?

Allenamento negativo con parziali

Fondamentalmente, l'allenamento con parziali standard, prevede l'esecuzione di un esercizio lungo un arco di movimento ridotto. Usando l'esempio della distensione su panca, potreste fare solo i centimetri alti dell'esercizio, arrivando al blocco delle articolazioni. II beneficio principale dell'allenamento con parziali è la possibilità di usare molto più carico di quanto sarebbe possibile con l'arco di movimento completo.

Il concetto di allenamento parziale si può applicare facilmente all'allenamento negativo con ottimi risultati. Per fare l'allenamento negativo con parziali per la distensione su panca dobbiamo sistemare le sbarre dì sicurezza del power rack appena SOPRA il punto dì caduta dell'esercizio. In questo modo è possibile usare MOLTO più carico e non dovrete calcolare il carico da usare in fase a quello che potete controllare lungo la zona di movimento più debole.

Calcolerete il carico da usare in base a quello che potete dare nella zona alta, la più forte dell'arco di movimento. Risultato: guadagni di forza molto maggiori ed effetti MOLTO maggiori sul tessuto connettivo che permettono di ottenere guadagni ancora migliori in futuro (il tessuto connettivo più forte aumenta il potenziale di incremento della forza dei muscoli).

Questa tecnica con parziali si può applicare a quasi tutti gli esercizi che presentano un punto di difficoltà/caduta e che sono eseguibili con i pesi liberi in un powerrack (per es. squat, distensioni, curl, rematori con bilanciere ecc.) ma anche con le macchine con arco di movimento regolabile. Nel rack, tutto quello che dovete fare è determinare dove si trova il punto di caduta e sistemare le barre di sicurezza appena sopra questo punto. Comunque, le negative parziali sono solo UNO dei modi per aggirare il problema del punto di caduta. Qual’ è l'altro? Si tratta del prossimo segreto...

Negative 2 su / 1 giù

La cosa potete fare se non avete un compagno di allenamento o un power rack? Come è possibile fare allenamento negativo ed evitare i problemi del punto di caduta? La risposta è semplice: fate la fase positiva dell'esercizio usando ENTRAMBI gli arti e fate la fase negativa utilizzandone solo UNO! Questa soluzione è di una semplicità meravigliosa: un carico sufficiente per impegnare un arto del corpo sarà piuttosto facile da portare in posizione con entrambi gli arti. I manubri e le macchine sono gli attrezzi più appropriati Per questo tipo di allenamento.

Le macchine sono particolarmente utili perché generalmente una macchina progettata per essere utilizzata con due braccia può essere usata anche con un braccio solo, senza dover cambiare in alcun modo la posizione del corpo o la tecnica di esecuzione. Prendiamo, per esempio, una macchina per la distensione per le spalle.
Per fare una negativa 2 su / 1giù, selezionate un carico leggermente superiore a quello che potreste utilizzare per una ripetizione regolare a un braccio. Spingete lì carico alla posizione alta usando entrambe le braccia e poi staccate la mano sinistra. Abbassate al punto basso usando solo il braccio destro. Se state usando un manubrio (per il preacher curl, per esempio), abbassatelo usando solo un braccio e poi usate entrambe le mani per riportarlo nella posizione alta dopo ogni ripetizione negativa.

Questo approccio 2 su / 1 giù presenta tre benefici principali. Primo, la tensione non equilibrata sul corpo costringe i muscoli stabilizzatori a lavorare maggiormente. Svilupperete grande stabilità del core anche usando le macchine ma soprattutto quando usate un manubrio. Secondo, se avete un lato del corpo che è più forte dell'altro, il lato più forte non potrà compensare per il lato più debole e ciò garantisce uno sviluppo molto più equilibrato.

Terzo, legato soprattutto al punto di caduta. Potete usare l'arto non allenato per assistervi nella fase negativa della ripetizione. Se fate un preacher curl negativo con manubrio, potete usare la mano libera per esercitare una trazione aggiuntiva (afferrando l'avambraccio o la mano) così da ridistribuire parte della resistenza quando vi avvicinate al punto di caduta.

Ciò significa che riuscirete a usare la resistenza massima nelle zone più forti del movimento ottenendo anche un po' di aiuto nella zona più debole del movimento, affinché il peso non cada facendovi perdere la tensione.


L’ allenamento negativo è una delle tecniche migliori che potete utilizzare per aumentare rapidamente la forza e rafforzare il tessuto connettivo. Quando fate allenamento negativo, a causa del modo in cui danneggia il tessuto muscolare, è una buona idea aumentare l'assunzione di vitamina C per favorire la riduzione dell'indolenzimento muscolare e la ricostruzione dei muscoli danneggiati (assumetene 500 mg prima dell'allenamento e altri 500 mg dopo l'allenamento).

Le negative non sono adatte ai principianti, però possono essere estremamente preziose per gli intermedi e gli avanzati. Le si dovrebbe usare non più di una volta la settimana per ogni gruppo muscolare e facendo non più dì 3-4 serie dì 4-6petizioni (se potete fare più di 6 ripetizioni non state usando abbastanza carico).

Provate l'allenamento negativo usando la tecnica delle parziali o la tecnica 2 su / 1 giù e la vostra forza raggiungerà livelli senza precedenti` I manubri e le macchine sono gli attrezzi più appropriati per questo tipo di allenamento, l’ allenamento negativo è una delle tecniche migliori che potete utilizzare per aumentare rapidamente la forza e rafforzare il tessuto connettivo.
Fonte: olimpians

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