vitamine

Perchè dovresti assumere vitamina C

La vitamina C fornisce un infinità di benefici ed è un nutriente vitale per la salute.

Andiamo a vedere perchè dovresti assumerla.

  La vitamina C si trova naturalmente in alcuni alimenti, in particolare frutta e verdura. La dose giornaliera raccomandata è di 75mg per le donne e 90mg per gli uomini. La vitamina C protegge il corpo dai danni dei radicali liberi e riduce il cortisolo, l'ormone dello stress che disgrega il muscolo e incoraggia il deposito di grasso.  Quando i radicali liberi si accumulano possono promuovere uno stato noto come stress ossidativo che è stato collegato a molte malattie croniche. Consumarla permette di aumentare i livelli di antiossidanti nel sangue e quindi combattere anche le infiammazioni.   Questa vitamina viene considerata vitale per tantissimi motivi ed è in grado di dare un aiuto anche a chi soffre di pressione alta. Infatti tramite uno studio sugli animali si è scoperto che l'assunzione di questa vitamina ha aiutato a rilassare i vasi sanguigni che trasportano il sangue al cuore, il che ha contribuito a ridurre i livelli di pressione sanguigna. Gli integratori di vitamina C sono collegati a un ridotto rischio di malattie cardiache. Questi integratori possono ridurre i fattori di rischio di malattie cardiache. Il nostro corpo non la produce direttamente, quindi è fondamentale ottenerlo da alimenti ricchi di vitamina C oppure da integratori di qualità. Inizia adesso la tua trasformazione Contattami Daniele Esposito

 

Quali sono i nutrienti essenziali per vivere?

I Macronutrienti e micronutrienti sono essenziali per la salute umana.

Il nostro corpo non li produce e quindi dobbiamo introdurli attraverso il cibo.

 

Carboidrati, proteine ​​e grassi sono macronutrienti e ne abbiamo bisogno in grandi quantità dato che sono il carburante per il corpo.

I carboidrati sono gli zuccheri, gli amidi e le fibre presenti nella frutta, nei cereali e nelle verdure. Questo tipo di nutrienti è la fonte più importante di energia rapida presente in una dieta perché sono facilmente scomposti in glucosio, che i muscoli e il cervello usano per funzionare.  

I carboidrati

I carboidrati si dividono in semplici e complessi, ma andiamo a vedere qual'è la differenza:

La differenza tra i due è la struttura chimica che influenza la velocità con cui lo zucchero viene assorbito dal corpo. 

Nei di carboidrati semplici, lo zucchero viene rilasciato più velocemente perché composti da zucchero raffinato senza nessun contenuto di vitamine, minerali o fibre. 

Mentre nei carboidrati complessi, detti anche "carboidrati buoni", gli zuccheri vengono elaborati più lentamente e vengono riempiti con vari nutrienti.

 

Le proteine

Le proteine invece sono costituite da amminoacidi e funzionano come ormoni, enzimi e anticorpi del sistema immunitario

A differenza dei carboidrati, le proteine non servono come fonte diretta di energia ma aiutano le altre strutture del corpo. Il valore nutritivo di una proteina è misurabile dalla quanittà di aminoacidi essenziali che contiene.

 

I grassi

I grassi invece si dividono in grassi saturi e insaturi. Il nostro corpo ha bisogno solo dei grassi insaturi.

Tale tipo di grassi regola il metabolismo, mantiene l'elasticità delle membrane cellulari e migliora il flusso sanguigno. Inoltre, un altro ruolo importante è quello che i grassi permettono di fornire le vitamine liposolubili nel corpo.

 

Le vitamine e i minerali

Vitamine e minerali sono invece micronutrienti e ne abbiamo bisogno in quantità minori, ma non per questo sono meno importanti, poiché sono necessari per numerosi processi fisiologici nel corpo, e la carenza cronica di micronutrienti ha un impatto negativo su vari aspetti della salute e del metabolismo.

Gli scienziati dell'Istituto di medicina hanno stabilito le quantità di micronutrienti da consumare quotidianamente, denominate RDA (Recommended Dietary Allowances)) in base all'età, al sesso e alla fase della vita.

Inoltre ci sono prove che le carenze di micronutrienti sono collegate a molteplici malattie croniche legate all'età, tra cui cancro, osteoporosi e malattie cardiache. 

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Daniele Esposito

 

La vitamina D è più ambita negli ultimi anni. Perchè?

La vitamina preferita dai super uomini
Se ancora non ve ne siete accorti, la vitamina D è la più ambita degli ultimi anni è decisamente la vitamina D

Questo straordinario composto in passato era noto praticamente solo per il suo ruolo essenziale per la salute delle ossa e la regolazione del calcio tramite l'ormone paratiroideo (PTH).

In seguito alla scoperta della sua azione preventiva contro il rachitismo, un tipo di malformazione ossea, negli anni '40 il Ministero della Salute britannico aveva deciso di raccomandare l'integrazione degli alimenti quotidiani con vitamina D e di offrire gratuitamente nelle scuole latte e un "delizioso” cucchiaino di olio di fegato di merluzzo a ogni bambino, per debellare la malattia (Park, 1940).

Secondo recenti scoperte, però, sembra che la vitamina D sia in grado di regolare oltre 1.000 geni reattivi alla sua azione (CannelI et al. 2009) che possono essere implicati in un gran numero di disturbi clinici migliorando così la composizione, corporea e le prestazioni sportive in generale.

Le meraviglie nascoste della vitamina D

Questa rara e preziosa vitamina la si ottiene prevalentemente (tra il 50% e il 90%) solo esponendo la pelle ai raggi ultravioletti (UVB) del sole, che provocano la conversione del 7-deidrocolesterolo in colecalciferolo (Vitamina D3) (Lips, 2010).

II resto è ricavato dall'alimentazione sotto forma di ergocalciferolo (Vitamina D2).

Le cose non sono cosi semplici, però. Di fatto, queste due forme di vitamina D sono composti inerti. Per sprigionare  tutti i benefici a livello di recettori cellulari, i composti devono essere convertiti da fegato e reni nella loro forma primaria per la circolazione sanguigna, il calcidiolo (25-idrossivitamina D).

Una volta entrato in circolazione, grazie al recettore della vitamina D (VDR) il calcidiolo può essere infine convertito in calcitriolo (1, 25-diidrossivitamina D), ossia la "forma attiva" della vitamina D, e iniziare così a compiere le sue magie.

 

Ma non era l'esercizio a fortificare le ossa?

 

Certo, l'attività fisica, in particolare di forza e d'impatto (per esempio, la corsa) aumenta naturalmente la densità minerale ossea (BMD) attraverso le sollecitazioni esercitate sullo scheletro (Rector et al. 2009); tuttavia, si tratta di un' arma a doppio  taglio.

Le perdite di calcio attraverso il sudore durante le estenuanti sessioni in  palestra, possono essere copiose: solo con la traspirazione, in un'ora di allenamento intenso un uomo medio può perdere tanto caldo quanto ne contiene un bicchiere di latte (circa 100 mg)

Secondo i risultati degli studi, se abbinata a bassi livelli di vitamina D, l' insorgenza di un deficit di BMD anche marginale può accrescere il rischio di fratture da stress tra i frequentatori assidui di palestre, gli sportivi accaniti e gli atleti di alto livello di qualsiasi età (Myburgh et OI. 1990; Nattiv et al. 2000; Lovell, 2008).

Beh, ma io non vivo mica in una caverna, di sicuro ne assumo a sufficienza... Vero?

Falso. Non occorre essere dei trogloditi per presentare carenze di vitamina D. In Gran Bretagna, la dose giornaliera di vitamina D adatta agli adulti è stata fissata a 600 UI al giorno, dose che, "presumibilmente", dovrebbe innalzare i livelli di calcidiolo entro il range di riferimento di 20-30 ng/ml con un'esposizione solare giornaliera  "normale".

Tuttavia, buona parte delle evidenze cliniche in materia dice tutt'altro. Un recente studio di Heaney e colleghi è stato condotto nel 2003 su 67 soggetti con carenza clinica di vitamina D; i soggetti sono stati suddivisi in4 gruppi e per cinque mesi la loro dieta è stata integrata rispettivamente con 200, 1.000, 5.000 e 10.000 UI di vitamina D3.

Con sgradita sorpresa dei ricercatori, il gruppo trattato con la dose più bassa non è riuscito a rientrare nel range di riferimento della vitamina D nemmeno dopo cinque mesi.

La carenza di vitamina D è stata riscontrata anche in atleti residenti sotto il sole cocente del Qatar (Hamilton et al. 2010). All'insaputa degli sportivi medio orientali, in base alla stretta relazione tra la vitamina D e lo stato del calcio osseo gli autori hanno concluso che questo gruppo di atleti considerati altrimenti "sani" presentava una riduzione della densità minerale ossea fino al 60%.

Analogamente, studi di coorte hanno rilevato che sotto il "sole" del Regno Unito la carenza di vitamina D tra gli adulti può  raggiungere persino il 47%(Davies & Show, 2011).

Un aspetto che contribuisce a tale carenza è il fatto che la formazione di colecalciferolo si arresta dopo soli 30 minuti al sole, mentre la produzione di  melanina nelle cellule cutanee aumenta, fornendo al corpo una bella abbronzatura (Holick, 2002).

Questo meccanismo di sicurezza intrinseco impedisce un'eccessiva esposizione ai raggi UV, che causerebbe un'intossicazione da vitamina D danni al DNA della pelle; così facendo, riduce le probabilità di insorgenza di melanoma (cancro della pelle) ed è anche  il motivo per cui nessuno è mai morto per ipervitaminosi D dovuta all'esposizione al sole.

Volenti o nolenti, è il modo in cui 'organismo si difende. Questo adattamento evolutivo poteva avere un senso 1,8 milioni di anni or sono, quando l'uomo primitivo non faceva altro che vagare per le praterie, consumando una dieta ricca di vitamina D ed esponendo l'intero corpo al sole tutti i giorni (Hoollis, 2005).

Se guardiamo invece al moderno “cavernicolo” degli uffici, lavoratore serale, vittima di turni massacranti, che trascorre dietro finestre trattate con filtri UV-B, solerte nell'uso di creme solari protettive e poco attento all'assunzione di Vitamina D nella dieta, è facile capire come i valori possano precipitare con la velocità di una palla di piombo.

 

Come si assume la vitamina D?

 

Prima di trasformarvi in lucertole a tempo pieno, vediamo quali sono le tre modalità migliori per immettere tanta Vitamina D in circolazione.

  1. Esposizione al sole

Non è il caso di fare gli straordinari nel solarium per accaparrarsi tutta la vitamina D possibile.

Il cancro della pelle è un rischio molto reale.

Secondo la British Skin Foundation (2011).solo nel Regno Unito ogni quattro ore una persona muore per gli effetti del melanoma.

Sebbene esistano anche studi contrari che sostengono che l'esposizione al sole e la sintesi della vitamina D possono persino proteggere da certi tipi di cancro, l'incidenza in aumento, specialmente tra gli uomini, ha indotto il National Institute of Clinical Excellence le eguenti raccomandazioni:

 

  • coprirsi e restare all'ombra tra le 11:00 e le 15:00:
  • applicare una crema solare contro i raggi UVA e  UVB ogni due ore, sullo zone più esposte;
  • riapplicare la crema se si pratica attività in acqua (es. nuoto all' aperto).
  1. Apporto alimentare

Sebbene il mio primo consiglio sia quello di modificare la dieta per aumentare l'apporto di vitamina D, purtroppo gli alimenti che la contengono scarseggiano.

Tra gli alimenti che contengono vitamina D, ricordiamo l'0lio di fegato di merluzzo, salmone, tonno e uova.

  1. Integratori

 

In alternativa ai cibi elencati, si può ricorrere agli integratori.

E' stato infatti dimostrato che l.000-2.000 UI di vitamina D3 sono una dose sicura ed efficace da assumere tutto l'anno.

Ecco cosa consiglio per sfruttare al massimo questo prezioso composto:

per tutto l'anno, se possibile, proteggetevi se vi esponete al sole, ma cercate di beneficiare della luce naturale per almeno 15-30 minuti al giorno;

aumentare l' assunzione di cibi ricchi di Vitamina D3 per sopperire a ciò che il sole e il cibo non riescono a darvi

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Daniele Esposito

 

La Vitamina B e i suoi benefici

Vitamina B, quali sono i suoi benefici?
La vitamina B, è un insieme di otto diverse vitamine, ognuna delle quali svolge le proprie distinte funzioni.

La vitamina B, è un insieme di otto diverse vitamine, ognuna delle quali svolge le proprie distinte funzioni.
B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), B5 (pantotenato), B6 ​​(piridossina), B7 (biotina), B9 (acido folico) e B12 (cobalamina) compongono questa famiglia di vitamine.
La vitamina B è ben nota per aiutare a trasformare il cibo in energia, aiuta a formare i globuli rossi ed è fondamentale per lo sviluppo e la funzione delle cellule.

Quali sono i benefici?

 

Le vitamine del gruppo B hanno un ruolo essenziale per il benessere del nostro corpo, infatti hanno un impatto diretto su energia, funzione cerebrale e metabolismo cellulare.

  • Promuovono la crescita dei capelli
  • Migliorano la qualità della pelle, unghie e ossa
  • Permettono il corretto funzionamento energetico
  • Stimolano sa sintesi e riparazione di DNA /RNA
  • Mantengono il cuore sano.
  • Migliorano la digestione
  • Mantengono una corretta funzione nervosa

L'adulto medio dovrebbe assumere 2,4 microgrammi al giorno. Come la maggior parte delle vitamine, la B 12 non viene prodotta dal corpo, ma deve essere introdotta con il cibo o integratori.
Le ricerche scientifiche in tal senso, hanno stimato che il 3,2% degli adulti di età superiore ai 50 anni ha un livello di vitamina B molto basso e che il 20% potrebbe avere una carenza di tale vitamina.

La mancanza di vitamina B non comporta automaticamente la comparsa di malattie, ma espone a dei rischi maggiori e può dare luogo a manifestazioni insolite.

Infatti se si soffre di debolezza, stanchezza e affaticamento, potrebbe esserci una carenza di vitamina B1 e B5.
Se invece si soffre di Instabilità emotiva, irritabilità e difficoltà di concentrazione, potrebbe esserci una carenza di vitamina B6.

 

Per garantire un migliore apporto di vitamina b, prediligere alimenti biologici e conservali brevemente, al buio e in luoghi freschi asciutti prima di consumarli.
In alcuni casi è utile assumere integratori di vitamina b, specifici o, nella maggior parte dei casi un complesso di vitamina B potrebbe essere la soluzione più completa.

Per mantenere il corpo in salute consiglio sempre di assumere un integratore multivitaminico.
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Cosa accade quando si assume poca vitamina b12 ?

La vitamina b12 ha un ruolo chiave nel normale funzionamento del cervello e del sistema nervoso.
Essere in carenza di tale vitamina può causare diversi disturbi.

La vitamina B12 è una vitamina idrosolubile e intraprende il suo ruolo di mantenere in normale funzionamento del cervello attraverso la sintesi di mielina (mielinogenesi) e la formazione di
globuli rossi.

È una delle otto vitamine del gruppo B. È coinvolto nel metabolismo di ogni cellula del corpo umano, in particolare per quanto riguarda la sintesi del DNA, l'acido grasso e il metabolismo degli aminoacidi.

Inoltre è responsabile della:

  • Protezione e rigenerazione dei nervi
  • Divisione cellulare e respirazione
  • Emopoiesi

 

In precedenza si pensava che la carenza di vitamina B12 impiegasse molti anni per svilupparsi, e solo nei vegetariani o in quelli con anemia perniciosa. Ricerche più recenti hanno suggerito che ci sono implicazioni di malattia associate alla carenza sub-clinica B12, che si sviluppano più comunemente a causa di malassorbimento o inadeguatezza dietetica. I tassi di carenza subclinica di vitamina B12 sono elevati nei paesi in via di sviluppo, negli anziani e nelle popolazioni vegetariane.

Le conseguenze a lungo termine non sono completamente note ma possono includere effetti avversi sugli esiti della gravidanza e aspetti dell'invecchiamento.

La carenza di vitamina B12 è generalmente causata da basse assunzioni, ma può anche derivare da malassorbimento, alcuni disturbi intestinali, bassa presenza di proteine ​​leganti e uso di determinati farmaci.

Tale vitamina è rara nelle fonti vegetali, quindi i vegetariani hanno maggiori probabilità di soffrire di carenza di vitamina B12.

I bambini hanno un rischio maggiore di carenza di vitamina B12 se sono nati da madri vegetariane. Anche gli anziani che seguono una dieta con carne o prodotti animali limitati sono popolazioni vulnerabili.

Affinché l'assunzione funzioni senza problemi, lo stomaco, il pancreas e l'intestino devono funzionare correttamente. Se la funzione di uno di questi organi è compromessa, ciò può portare ad una carenza di questa vitamina.

Le seguenti malattie peggiorano l'assorbimento della
vitamina B12:

Gastrite, infiammazione della mucosa gastrica.
danno alla mucosa dell'intestino tenue, come la malattia di Crohn
Pancreatite, infiammazione del pancreas.

Per assumere la giusta quantità di vitamine è consigliato assumere un integratore multivitaminico di qualità.

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Integratori di vitamina C per contrastare le infezioni e i virus

Ma siete sicuri che basti bere una spremuta di arancia per soddisfare il bisogno di acido ascorbico giornaliero rispetto agli integratori di vitamina C?

Molte verdure e agrumi contengono vitamina C essa viene immediatamente assorbita dal corpo. Quindi assumendo degli integratori puoi beneficiare di:

  • Un valido antiossidante
  • Una migliore salute cardiovascolare
  • Una Protezione da danni genetici al DNA
  • Una migliore sintesi di collagene
  • Un assorbimento del ferro efficace
  • Un Miglioramento delle difese immunitarie
  • Un maggiore recupero nello sport
  • Una riduzione di affaticamento generale e il catabolismo.

Ottima come pre-allenamento innanzitutto per le donne perché abbassa i livelli di cortisolo. Questa importante vitamina fornisce una potente protezione antiossidante e svolge molteplici ruoli. Infatti

  • partecipa alla sintesi del collagene
  • favorisce l’assorbimento di ferro
  • interviene nel metabolismo di alcuni neurotrasmettitori nonché nel metabolismo dell’istamina e alla sintesi e alla liberazione delle prostaglandine.

 

La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile essenziale per l'uomo: il nostro organismo non è in grado di produrla e quindi hai bisogno di integratori.

Il Dr. Jariwalla e il Dr. Narakeh hanno scritto una recensione sugli effetti virucida e immunostimolante della vitamina C. Questi effetti sono stati presentati in decine di studi pubblicati negli ultimi tre decenni.

La vitamina C è in grado di inibire l’infettività virale inattivando i virus e influenzando la replicazione virale. Inoltre, tale vitamina favorisce le funzioni immunologiche, come fagocitosi, chemiotassi, adesione dei neutrofili, e agisce come un potente antiossidante, in modo da alleviare lo stress ossidativo generato da un’infezione virale.

Il suo fabbisogno aumenta in caso di attività sportiva fino a 3g al giorno. Quantità facilmente assumibile con degli integratori.

Stress, fumo e assunzione prolungata di farmaci e contraccettivi orali non ti fanno certamente bene. Essa previene infezioni, raffreddori, allergie, anemia e fragilità capillare.

Purtroppo nella tua Spremuta di arancia giornaliera, non ritroverai i grammi indispensabili per avere un effetto del genere, bensì tracce di vitamina C pari quasi a zero. Tra le sue caratteristiche, presenta la fotosensibilità, quindi una volta che l’agrume è stato colto, trasportato al sole e confezionato, il potere della vitamina è ormai andato. Ti consiglio l’assunzione di un buon integratore di vitamina C con un dosaggio almeno pari a 500 mg per compressa.

 

 

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Daniele Esposito

Quanta vitamina C assumi con la tua spremuta d’arancia?

La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile essenziale per l’uomo, perché il nostro organismo non è in grado di produrla.

• Valido antiossidante

• Migliora la salute cardiovascolare

• Protezione da danni genetici al DNA

• Favorisce la sintesi di collagene

• Favorisce l’assorbimento del ferro

• Migliora le difese immunitarie

• Migliora il recupero nello sport

• Riduce l’affaticamento generale e il catabolismo

Ottima come pre allenamento innanzitutto per le donne perchè abbassa i livelli di cortisolo.
Questa importante vitamina fornisce una potente protezione antiossidante e svolge molteplici ruoli.

Infatti partecipa alla sintesi del collageno, favorisce l’assorbimento di ferro, interviene nel metabolismo di alcuni neurotrasmettitori, nonché nel metabolismo dell’istamina e alla sintesi e alla liberazione delle prostaglandine.

Il suo fabbisogno aumenta in caso di attività sportiva fino a 3 g al giorno, stress, fumo e assunzione prolungata di farmaci e contraccettivi orali.
Il suo utilizzo è indicato inoltre per prevenire e curare infezioni, raffreddori, allergie, anemia e fragilità capillare.

Purtroppo nella tua Spremuta di arancia giornaliera, non ritroverai i grammi indispensabili per avere un effetto del genere, bensi, tracce di vitamina c pari quasi a zero.

Tra le sue caratteristiche, la Vitamina C, presenta la fotosensibilità, quindi una volta che l’agrume è stato colto, trasportato al sole e confezionato, il potere della vitamina è ormai andato. Ti consiglio l’assunzione di un buon integratore di C con un dosaggio almeno pari a 500 mg per compressa.

Fonte #guidobruscia

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Daniele Esposito

Vuoi rallentare l’invecchiamento?

Con il passare del tempo le cellule si riproducono sempre meno efficientemente. Per contrastare i danni dell'invecchiamento arrivano in aiuto vitamine e attività fisica.

Tutte le nostre cellule sono in grado di riprodursi cosicché i tessuti vengono costantemente rinnovati con cellule “fresche”. Tuttavia, con il passare del tempo questo processo diventa sempre meno frequente ed è importante intervenire sul proprio stile di vita per evitare ulteriori danni all'organismo.

I Principali responsabili dei danni alle cellule che ne causano l’invecchiamento sono i radicali liberi. Essi si formano inevitabilmente mentre la cellula utilizza l'ossigeno per produrre l'energia necessaria alla sopravvivenza dell'organismo. Essendo molecole altamente instabili, interagendo con proteine e lipidi, le possono danneggiare le cellule.

Cellule nuove e ben difese

Il rinnovamento cellulare è uno dei trucchi che la natura ci ha messo a disposizione per contrastare l'invecchiamento. Ogni volta che una cellula si divide, le due cellule risultanti sono più giovani di quella di partenza, perché sono formate in parte da nuove molecole.

Inoltre le sostanze dannose che potevano essersi accumulate nella cellula madre vanno incontro a una sorta di diluizione, distribuendosi fra le due “figlie”.

Altrettanto importanti sono i meccanismi di difesa delle cellule, rappresentati per esempio dagli enzimi che contrastano l'accumulo dei radicali liberi. Tuttavia con l'invecchiamento l'organismo perde via via questa capacità di contrastare lo stress ossidativo.

Vitamine per prevenire e per curare

Le vitamine rappresentano una valido sostegno ai meccanismi cellulari che contrastano l'invecchiamento. Di sicuro non è possibile fermare il tempo, ma è possibile aumentare le difese contro l'azione delle molecole tossiche per la cellula proprio grazie alle proprietà antiossidanti delle vitamine A, C ed E.

In particolare è stato dimostrato che basse concentrazioni di vitamina E sono strettamente correlate con il declino fisico. Nella cellula questa vitamina neutralizza i radicali liberi: in carenza di vitamina E si genera uno stress ossidativo che danneggia lipidi, DNA, proteine, neuroni e tessuto muscolare.

Arricchire la propria dieta di questi preziosi nutrienti aiuta, quindi, a contrastare l'accumulo dei radicali liberi e la loro azione contro le molecole indispensabili per la vita della cellula e, in età più avanzata, protegge da un'ulteriore invecchiamento cellulare.

Inoltre anche altri micronutrienti come le vitamine del gruppo B, la vitamina D, lo zinco, il selenio influenzano positivamente le prestazioni fisiche e, più in generale, lo stato di salute. È quindi importante assumerne una dose adeguata soprattutto durante la terza età, quando le carenze sono più frequenti.

Un po' di movimento

D'altra parte, per far fronte alla minore efficienza di organi e tessuti invecchiati è importante tenersi costantemente in allenamento. Un'adeguata attività fisica aiuta a contrastare la perdita di forza muscolare e a rafforzare le capacità respiratorie e cardiache.

Ideali sono le attività aerobiche, come corsa o camminata veloce, nuoto e bicicletta, che migliorano la respirazione e tonificano il cuore. Piccoli esercizi con i pesi aiutano, invece, a rinforzare la massa muscolare. Il tutto, naturalmente, sotto controllo medico.

Fonte SapereSalute.it

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