L’orologio degli organi – I Polmoni

Sai perché la maggior parte delle morti improvvise capita tra le 3 e le 5 del mattino?

Il polmone è organo della distanza e del coraggio, del lasciar andare, della creatività e del cambiamento

Tramite i polmoni abbiamo un contatto diretto e relativamente incontrollato con l’ambiente in cui viviamo. Ogni respiro, infatti, ci connette con il mondo intorno a noi. La massima attività è dalle 3 alle 5 Fase mentre di riposo dalle 15 alle 17 .

Hanno il compito di ricevere ossigeno ed eliminare l’anidride carbonica. Anche in questo c’è un’analogia con l’intestino, che a sua volta assorbe ed espelle. Solo che i polmoni si occupano delle sostanze volatili, l’intestino degli elementi solidi.

Quando inspiriamo, i polmoni sono aiutati e guidati dai reni, mentre l’espirazione è un meccanismo che riescono a controllare da soli. II polmone è l’unico organo che siamo in grado influenzare volontariamente: trattenendo l’aria impediamo l’inspirazione e l’espirazione.

Le emozioni del polmone sono dunque la tristezza e il dolore, declinati anche come malinconia e depressione. Spesso chi ha una sintomatologia che riguarda i polmoni tende a piangere per cose di poco conto, soprattutto nei momenti di agitazione. In molti casi la facilità al pianto è il segno di un’insufficienza respiratoria latente.

Il polmone. L’organo della Terra

Nella medicina antroposofica i polmoni sono considerati organi della Terra. Senza la Terra, crescita e prosperità sono impossibili. II fatto di mangiare con piacere e con molto appetito, quindi, è sempre anche un “sì” alla Terra.

Se il fegato è legato alla sete, i polmoni regolano la sensazione di fame. E dunque fronte all’inappetenza, specialmente nei bambini, o anche caso di anoressia nervosa, la terapia deve sempre includere i polmoni.

Polmoni e Pelle

Se una neurodermatite, malattia chiamata anche dermatite atopica, viene curata solo con pomate, cioè agendo sulla pelle, il fenomeno può spostarsi all’interno del corpo. A quel punto si manifesta un altro quadro clinico, l’asma, a dimostrare in tutta evidenza il legame, ben noto alla medicina cinese, fra i polmoni e la pelle, il tessuto a essi collegato. La cura quindi dovrebbe e condotta a ritroso, in maniera omeopatica, cioè procedendo dai polmoni verso la pelle: l’asma si trasformerà nuovamente in dermatite atopica, dopodiché si potrà giungere alla guarigione completa.

Cos’altro succede nel corpo fra le 3 e le 5 del mattino?

La melatonina, l’ormone del sonno, viene secreta in maggiore quantità per farci dormire tranquilli e rilassati. Allo stesso tempo comincia un’armonica inversione di marcia nel sistema nervoso autonomo: diminuisce l’influenza del sistema parasimpatico, che ci dà tranquillità e rilassamento, mentre aumenta l’effetto del simpatico, deputato all’attività.

Se ci assillano preoccupazioni, stress e paure, è facile che, fra le 3 e le 5, non riusciamo più a dormire bene. I disturbi ai polmoni si manifestano prevalentemente in questa scia oraria. La pressione sanguigna un po’ alla volta aumenta. Chi soffre di insufficienza cardiaca si sveglia spesso a quest’ora, perché fa fatica a respirare a causa dell’edema polmonare (accumulo d’acqua) in formazione.

L’intervallo fra le 4 e le 5 è anche queIlo in cui sono più frequenti gli attacchi d’asma. Secondo le statistiche, chi fa turni di notte commette la maggior parte degli errori in questa fase, che è anche la più critica per chi soffre ulcere gastriche e quella in cui si registrano con maggiore frequenza le morti improvvise del lattante, un fenomeno ancora inspiegabile. È in queste prime ore del martino, inoltre, che si nuore di più, indipendentemente dalla causa.

Cosa fa bene ai polmoni?
Una sana dose di attività fisica, possibilmente negli ambienti più adatti ai polmoni, cioè al mare o in montagna, è una buona profilassi per la salute di quest’organo, a cui è utile aggiungere esercizi di respirazione consapevole e magari yoga. Attività cardio fatta in ambienti arieggiati e controllati è un toccasana a tutte le ore.

La tintura madre di edera terrestre (Glechoma hederacea) aiuta lasciar andare e favorisce il rinnovamento. In combinazione con la pazienza e la calma, risveglia la fiducia dei pazienti nelle capacità di autoguarigione del corpo. Con le sue forze di calore di luce, porta nuova energia virale nei processi bloccati. L’edera a terrestre è una pianta straordinaria e viene adoperata in particolare per le malattie delle vie aeree, l’asma e i disturbi renali.

Fonte Lothar Ursinus – le ore degli organi
Caffin – Quello che i denti raccontano

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