digestione

Digestione lenta? Come rimediare?

Spesso ti senti gonfio o soffri di bruciore di stomaco?

Potresti soffrire di digestione lenta.

Quando ingeriamo del cibo nel nostro organismo, iniziano una serie di forti contrazioni muscolari (peristalsi) che aiutano a spostare il cibo attraverso il tratto gastrointestinale.

Quando si ha un sistema digestivo lento, una condizione nota come gastroparesi o svuotamento ritardato dello stomaco, questi muscoli non funzionano correttamente.

 

Quali possono essere le cause?

Spesso la digestione lenta può essere causata da diverse malattie come:

  • Diabete di tipo 1 scarsamente controllato o diabete di tipo 2
  • Uso di antidolorifici oppioidi (ad esempio morfina ) e alcuni antidepressivi
  • Morbo di Parkinson
  • amiloidosi, un gruppo di malattie rare ma gravi causate da depositi di proteine ​​presenti nei tessuti e negli organi di tutto il corpo

 

I sintomi

  • Sentirsi pieno molto rapidamente quando si mangia
  • Sensazione di malessere (nausea) e vomito
  • Gonfiore
  • Bruciore di stomaco

 

Anche se potresti non essere in grado di risolvere completamente la digestione lenta, specialmente se esiste una causa medica di base cronica, come per esempio il diabete, o altre malattie ci sono alcuni accorgimenti che puoi fare per migliorare i tempi di transito del cibo nel tratto gastrointestinale.

 

  • Mangiare circa 6 piccoli pasti distribuiti nel corso della giornata; Suddividendo l'assunzione di cibo infatti si evita di diventare eccessivamente pieni, il che può ridurre nausea, vomito e gonfiore dopo i pasti.
  • Masticare bene il cibo per ridurre la quantità di lavoro che lo stomaco deve svolgere
  • Evitare di bere liquidi, che occupano molto spazio nello stomaco, durante i pasti.
  • Non sdraiarsi entro un';ora dopo aver mangiato.
  • Evitare cibi ricchi di grassi (che ritardano ulteriormente lo svuotamento dello stomaco).
  • Evitare le bevande gassate).
  • Bevi molta acqua (tra i pasti).


In generale si raccomanda l'esercizio fisico aiuta a far muovere le cose, ma gli studi dimostrano che l'esercizio fisico contribuisce a un equilibrio più sano dei batteri intestinali, che è importante per la salute ottimale e la prevenzione delle malattie.

 

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Daniele Esposito

Le noci: un ottimo alimento per il nostro cervello

Hai mai notato che la forma delle noci somiglia al nostro cervello?

Non è un caso!

Il noce è un albero maestoso e longevo, diffuso in vaste aree dell'Europa, dell'Asia e del Nord America. In condizioni ideali, può crescere fino all'altezza di 45 metri. Le specie più note sono la noce comune (Juglans regia) e la noce nera (Juglans nigra). La prima è la più apprezzata, soprattutto perché il suo guscio è più facile da rompere. In genere la noce ha un diametro di 4-5 cm e può presentarsi con una forma tonda o leggermente allungata. Al suo interno troviamo il gheriglio, circondato da un guscio legnoso e corrugato e, all'esterno, protetto da un mallo esterno di consistenza cuoiosa.

Il noce non è apprezzato solo per i suoi frutti: è anche un albero con una chioma elegante e un legno robusto e pregiato che viene utilizzato per la creazione di mobili di alta qualità.
Le noci sono fra i semi più nutritivi, perché contengono pochissima acqua (3 - 4%).  Circa il 60% del loro peso è costituto da oli naturali, un altro 20% è formato da proteine vegetali, mentre il resto include vitamina E, calcio, ferro e zinco.

Non è un caso se le noci vengono spesso associate al benessere del cervello: il loro gheriglio ne ricorda la forma e i loro nutrienti lo aiutano a restare in salute.


Quali sono i benefici?

Le noci sono ricche di acidi grassi omega-3, che fanno bene al cuore e aiutano a mantenere equilibrati i livelli di colesterolo, riducendo quello "cattivo" e aumentando quello "buono". Questi grassi buoni sostengono anche il metabolismo e favoriscono la digestione, contribuendo al corretto sviluppo dell'organismo.

Mangiarne una manciata aiuta ad aumentare il senso di sazietà, grazie all'alto contenuto di fibre.
Inoltre sono un ottimo alimento per ridurre il rischio di diabete fornendo un'eccellente porzione di proteine, grassi e fibre.
Hanno anche proprietà antinfiammatorie, quindi sono ottime per combattere malattie come reumatismi e artrite.

 

Quali noci scegliere?

È sempre meglio acquistare noci con il guscio integro, perché si conservano più a lungo e mantengono intatte le loro proprietà. Le noci intere, se tenute in ambiente fresco e asciutto possono durare anche fino a un anno. Sono ottime come spuntino sano, ma si prestano anche a molte preparazioni e ricette.

 
Daniele Esposito

 

Si può mangiare senza ingrassare?

Il 93% delle persone che ti circondano vorrebbe perdere grasso e peso, continuando a mangiare a caso e a restare sul divano a guardare le nuove serie Netflix.

E’ il sogno di tanti mangiare senza ingrassare, ma non è poco realizzabile… specialmente se stai leggendo questo articolo da una poltrona e non da un tapis roulant.

 

Ecco, una breve introduzione per farti capire che puoi arrivare al punto di mangiare tutto ciò che vuoi, solo se rendi il tuo corpo una macchina brucia calorie. E sai qual è l’unico modo per farlo? Allenandoti! Nelle abitudini e azioni quotidiani come lavarsi, mangiare, vestirsi, leggere dovresti inserire anche “muovermi”. Se riesci a scoprire questo meccanismo unico… ti assicuro che mangiare qualsiasi cosa non sarà più un problema.  

 

Ecco quindi le mie regole per perdere grasso per costruire una macchina brucia leccornie.

 

Consiglio 1. Assumi più grassi buoni e proteine e introduci carboidrati integrali.

Consiglio 2. Muoviti. Cerca di raggiungere gli 8000 passi al giorno. A meno che tu non lavori su una gru bandiera per 14 ore al giorno… 8000 passi sono più che fattibili.

Consiglio 3. Allenati a circuito per almeno 10 minuti al giorno. Utilizza esercizi a corpo libero e se riesci anche manubri!

Consiglio 4. Non esagerare con gli sgarri nel fine settimana. Cerca di concederti un bel pasto libero dove mangi qualsiasi cosa e non 3 giorni consecutivi di libertà assoluta. Devi prima costruire la macchina, poi inizierai a bruciare.

Consiglio 5. Visualizza l’obiettivo e non mollare. Devi perfettamente immaginare cosa vuoi diventare.

Consiglio 6. Dormi almeno 6 ore.

Consiglio Extra. Bevi 500 ml di acqua appena sveglio.

 

Il tuo organismo riceverà decine di benefici tra cui:

• Idratazione degli organi

• Miglioramento della digestione e della pelle

• Eliminazione delle tossine

• Depurazione dei reni

• Aumento di energia

• Attivazione del metabolismo.  

 

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Daniele Esposito
Come funziona lo stomaco?

La bocca è la prima porta di accesso per gli alimenti diretti allo stomaco.
II controllo del cibo ingerito, volto a stabilire se esso debba essere ulteriormente elaborato, avviene presso il piloro.
Lo stomaco, tuttavia, non "riconosce” con esattezza quello che riceve, perché la sua mucosa riesce a sentire solo stimoli grossolani come il freddo, la presenza di sostanze amare o acide.
Lo stomaco, insomma, accoglie tutto senza prendere decisioni. E l'intestino tenue, che viene subito dopo, a stabilire come procedere.

Impastando, sminuzzando e sterilizzando il cibo, lo stomaco lo prepara alla digestione da parte dell'intestino.
Per queste preparazione e necessario il succo gastrico, un liquido chiaro e trasparente, leggermente salato e piuttosto acido.
Si tratta di un potentissimo solvente naturale, capace di uccidere i batteri e di sciogliere perfino gli ossi più duri.
Può digerire anche la carne cruda, eppure non aggredisce i tessuti dello stomaco, che è protetto dalla mucosa gastrica.
II semplice pensiero, l'odore o il sapore del cibo stimolano le cellule della mucosa a secernere succhi gastrici.

Tutti gli organi coinvolti nella digestione, a cominciare dallo stomaco, attraversano la fase di massima attività al mattino e nel primo pomeriggio.
La fase di riposo si ha dunque di sera e di notte, quando i processi digestivi si svolgono in regime di risparmio energetico.
Godersi, la sera tardi, un bel bicchiere di birra o  di vino, magari con qualche fetta di pane e salame o con un po’  di formaggio, lì per lì può anche renderci felici, ma il presunto piacere rappresenta una vera sfida per il metabolismo: tutti gli organi necessari alla digestione di questi alimenti sono già nella fase di riposo.

C'è una grande saggezza nel vecchio proverbio "Colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri".
Peccato che oggi il comportamento alimentare tenda a seguire l'ordine inverso: al mattino non si fa proprio colazione, a mezzogiorno si consuma uno spuntino in velocità fra un appuntamento e l'altro, e la sera finalmente si cena in santa pace.
Soprattutto i cibi crudi e la frutta, se mangiati tardi, la notte causano processi di fermentazione durante i quali si formano fuseloli, sostanze che, alla lunga, possono danneggiare seriamente il fegato.
Inoltre, molto spesso cenare troppo tardi provoca malattie croniche.

La colazione non va mai saltata, in nessun caso.
Siccome al mattino il corpo brucia i carboidrati in maniera più rapida rispetto alla sera, questo pasto può esserne tranquillamente ricco, senza limiti di quantità.
Per il pranzo e la cena si suggeriscono di volta in volta gli alimenti proteici e i tipi di verdura più indicati per l'attività metabolica.

Recenti ricerche hanno permesso di scoprire la “ghrelina” un ormone della fame. Si tratta di un piccolo peptide, formato per lo più nello stomaco e nel primo tratto dell'intestino tenue, che stimola fortemente l'appetito nel cervello. Secondo gli studiosi sarebbe un prodotto della genetica animale, forse sviluppato nel corso dell'evoluzione per immagazzinare grasso, in modo da avere maggiori possibilità di sopravvivenza nei periodi di carestia.
Non è ancora del tutto chiaro, però, se sia lo stomaco vuoto a scatenare l'aumento della ghrelina o se sia il cervello a determinarne una maggiore produzione quando ritiene necessario mangiare.

Lo stomaco, come la milza e il pancreas, è situato nella parte centrale del corpo, dove agisce anche il plesso nervoso chiamato “plesso solare”. Capita spessissimo che, per tramite di quest'ultimo, lo stress, la rabbia e la fatica si scarichino direttamente sullo stomaco. Ecco perché si usa dire che qualcosa ci ha "chiuso lo stomaco".

EMOZIONI

L’ emozione propria del sistema organico stomaco/milza e pancreas è la malinconia, com’è evidente soprattutto nei pazienti con una concezione della vita che li tiene perlopiù ancorati al passato.
Rimuginare, tornare col pensiero sempre sulle stesse cose è causa di insoddisfazione e scoramento.
Il rimuginio e la conseguente malinconia rallentano il flusso di energia, indebolendo il metabolismo e aprendo la strada all’aumento di peso e a problemi di stitichezza.

Per mezzo del meridiano che porta il suo nome, lo stomaco è collegato con la tiroide e quindi potenzialmente con i sintomi che la riguardano. Tramite il circolo funzionale stomaco/milza e pancreas, poi, si crea un’ulteriore connessione con il sistema endocrino, in particolare con l'epifisi, che secondo la medicina antroposofica è responsabile anche dell'ematopoiesi.

 

Connessione con altri organi

Lo stomaco ha un legame fisiologico molto stretto con i successivi organi della digestione.
Il corpo cerca sempre di portare all'esterno le malattie, tramite la pelle oppure attraverso le mucose. La sinusite cronica è un esempio che lo dimostra: adoperando spray nasali si elimina il gonfiore e la malattia viene ricacciata nello stomaco, con la possibilità che si formino ulcere gastriche.

Cos'altro succede nel corpo fra le 7 e le 9?

Si registra la massima efficienza nei processi digestivi, aumenta la produzione di ormoni e c è una relativa insensibilità al dolore.

COSA FA BENE ALLO STOMACO?

Per lo stomaco sono molto importanti la pazienza e la tranquillità, il consumo di pasti regolari e il fatto di non cenare troppo ardi. Inoltre bisognerebbe introdurvi solo ciò che è davvero facile da digerire.

Fonte : le ore degli organi

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Daniele Esposito

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