La bocca è la prima porta di accesso per gli alimenti diretti allo stomaco.
II controllo del cibo ingerito, volto a stabilire se esso debba essere ulteriormente elaborato, avviene presso il piloro.
Lo stomaco, tuttavia, non “riconosce” con esattezza quello che riceve, perché la sua mucosa riesce a sentire solo stimoli grossolani come il freddo, la presenza di sostanze amare o acide.
Lo stomaco, insomma, accoglie tutto senza prendere decisioni. E l’intestino tenue, che viene subito dopo, a stabilire come procedere.
Impastando, sminuzzando e sterilizzando il cibo, lo stomaco lo prepara alla digestione da parte dell’intestino.
Per queste preparazione e necessario il succo gastrico, un liquido chiaro e trasparente, leggermente salato e piuttosto acido.
Si tratta di un potentissimo solvente naturale, capace di uccidere i batteri e di sciogliere perfino gli ossi più duri.
Può digerire anche la carne cruda, eppure non aggredisce i tessuti dello stomaco, che è protetto dalla mucosa gastrica.
II semplice pensiero, l’odore o il sapore del cibo stimolano le cellule della mucosa a secernere succhi gastrici.
Tutti gli organi coinvolti nella digestione, a cominciare dallo stomaco, attraversano la fase di massima attività al mattino e nel primo pomeriggio.
La fase di riposo si ha dunque di sera e di notte, quando i processi digestivi si svolgono in regime di risparmio energetico.
Godersi, la sera tardi, un bel bicchiere di birra o di vino, magari con qualche fetta di pane e salame o con un po’ di formaggio, lì per lì può anche renderci felici, ma il presunto piacere rappresenta una vera sfida per il metabolismo: tutti gli organi necessari alla digestione di questi alimenti sono già nella fase di riposo.
C’è una grande saggezza nel vecchio proverbio “Colazione da re, pranzo da principi e cena da poveri”.
Peccato che oggi il comportamento alimentare tenda a seguire l’ordine inverso: al mattino non si fa proprio colazione, a mezzogiorno si consuma uno spuntino in velocità fra un appuntamento e l’altro, e la sera finalmente si cena in santa pace.
Soprattutto i cibi crudi e la frutta, se mangiati tardi, la notte causano processi di fermentazione durante i quali si formano fuseloli, sostanze che, alla lunga, possono danneggiare seriamente il fegato.
Inoltre, molto spesso cenare troppo tardi provoca malattie croniche.
La colazione non va mai saltata, in nessun caso.
Siccome al mattino il corpo brucia i carboidrati in maniera più rapida rispetto alla sera, questo pasto può esserne tranquillamente ricco, senza limiti di quantità.
Per il pranzo e la cena si suggeriscono di volta in volta gli alimenti proteici e i tipi di verdura più indicati per l’attività metabolica.
Recenti ricerche hanno permesso di scoprire la “ghrelina” un ormone della fame. Si tratta di un piccolo peptide, formato per lo più nello stomaco e nel primo tratto dell’intestino tenue, che stimola fortemente l’appetito nel cervello. Secondo gli studiosi sarebbe un prodotto della genetica animale, forse sviluppato nel corso dell’evoluzione per immagazzinare grasso, in modo da avere maggiori possibilità di sopravvivenza nei periodi di carestia.
Non è ancora del tutto chiaro, però, se sia lo stomaco vuoto a scatenare l’aumento della ghrelina o se sia il cervello a determinarne una maggiore produzione quando ritiene necessario mangiare.
Lo stomaco, come la milza e il pancreas, è situato nella parte centrale del corpo, dove agisce anche il plesso nervoso chiamato “plesso solare”. Capita spessissimo che, per tramite di quest’ultimo, lo stress, la rabbia e la fatica si scarichino direttamente sullo stomaco. Ecco perché si usa dire che qualcosa ci ha “chiuso lo stomaco”.
EMOZIONI
L’ emozione propria del sistema organico stomaco/milza e pancreas è la malinconia, com’è evidente soprattutto nei pazienti con una concezione della vita che li tiene perlopiù ancorati al passato.
Rimuginare, tornare col pensiero sempre sulle stesse cose è causa di insoddisfazione e scoramento.
Il rimuginio e la conseguente malinconia rallentano il flusso di energia, indebolendo il metabolismo e aprendo la strada all’aumento di peso e a problemi di stitichezza.
Per mezzo del meridiano che porta il suo nome, lo stomaco è collegato con la tiroide e quindi potenzialmente con i sintomi che la riguardano. Tramite il circolo funzionale stomaco/milza e pancreas, poi, si crea un’ulteriore connessione con il sistema endocrino, in particolare con l’epifisi, che secondo la medicina antroposofica è responsabile anche dell’ematopoiesi.
Connessione con altri organi
Lo stomaco ha un legame fisiologico molto stretto con i successivi organi della digestione.
Il corpo cerca sempre di portare all’esterno le malattie, tramite la pelle oppure attraverso le mucose. La sinusite cronica è un esempio che lo dimostra: adoperando spray nasali si elimina il gonfiore e la malattia viene ricacciata nello stomaco, con la possibilità che si formino ulcere gastriche.
Cos’altro succede nel corpo fra le 7 e le 9?
Si registra la massima efficienza nei processi digestivi, aumenta la produzione di ormoni e c è una relativa insensibilità al dolore.
COSA FA BENE ALLO STOMACO?
Per lo stomaco sono molto importanti la pazienza e la tranquillità, il consumo di pasti regolari e il fatto di non cenare troppo ardi. Inoltre bisognerebbe introdurvi solo ciò che è davvero facile da digerire.
Fonte : le ore degli organi
Scarica gratuitamente il programma di allenamento facile
Daniele Esposito