Nicola Salomone

Data di inizio: 11/01/2017 – Durata: 6 mesi

Sono qui per raccontarvi di come io ero costretto ad affrontare la mia vita in passato.La cosa più simpatica era quella di trattenere il respiro quando, mi svegliavo la mattina e lasciarmi andare poi la sera quando andavo a dormire.A tutto questo ho sempre cercato di trovare una soluzione, e un po’ con il “fai da te”, un po’ con l’aiuto degli altri, qualche volta ho tamponato il problema, che spesso non era legato solo all’aspetto fisico, ma anche all’aspetto della salute: gastrite, acidità di stomaco, sofferenza nel salire le scale, mal di schiena, tutte queste cose erano legate a quello che era il mio grosso problema, cioè il peso.Mi volevo fare un regalo per i 40 anni, perché spesso si arriva ad un punto nella vita dove bisogna svoltare, e farlo da soli non è sempre la soluzione migliore e giusta. Ho un bimbo piccolo, una moglie bellissima, e quindi è anche motivo in più per cercare di ottenere questa trasformazione e questo miglioramento, al di là della bellezza di una persona che è poi oggettiva, e non soggettiva, per cui ci ho provato. Un pomeriggio ero connesso a Facebook e vidi una foto di un mio amico prima e dopo. A questo punto, lo chiamai e gli dissi: “ma come hai?” Anche perché, conoscendo questa persona, la quale adorava il cibo, tanto quanto lo adorassi io, mi dissi: “se ci è riuscito lui allora ci posso riuscire anche io”. Ci sono persone che vivono per mangiare, come me, e altre persone che mangiano per vivere. Io ero colui che mangiava fino allo svenimento, cioè mi dovevo sentire male per fermarmi. Non è una bella cosa, per cui oggi ho il piacere di lasciare il cornicione quando vado in pizzeria, cosa che prima aspettavo mia moglie che lasciasse la pizza per poterla finire io. Ho iniziato il percorso con Daniele, sono stato seguito, sono stato “coccolato” e qualche volta “rimproverato”, perché come sempre nella vita anche gli eccessi fanno male, quindi bisogna essere equilibrati, per cui oggi sono qui a raccontarvi questa storia e spero che tutti un giorno possano ottenere queste soddisfazioni, perché sentirsi bene con se stessi non è nient’altro che sapersi anche porre verso gli altri in maniera diversa, positiva, per cui si acquista sicurezza. Mia moglie mi rimprovera perché mi guardo sempre allo specchio, però sfido chiunque a non farlo, dopo aver perso circa 23 kg. In questo momento, la persona che posso ringraziare in primis, è “me stesso”, per aver creduto in quello che stavo facendo, perché sono fiero in questo momento di me per quello che ho fatto, e soprattutto per il coraggio di averlo fatto. Però, la mia più grande complice è stata mia moglie, anche se l’altra sera “mi disse: “non ce la faccio più”, ed è comprensibile, perché fare questo per 6 mesi, tutti i giorni, è dura. E poi devo ringraziare Daniele, che oltre a trasmettermi serenità quando doveva, ha saputo anche riprendermi quando era il momento adatto per farlo, perché spesso anche in palestra, negli allenamenti, cerchiamo di eccedere per fare in modo che si ottengano prima i risultati, ma questo non è vero.Un aneddoto: “una volta lui mi fece una scheda e mi disse di fare 15 minuti di corsa. Allora io, da eroe, perché il giorno prima andai a un battesimo, feci mezzora, un’ora di corsa. Tutto felice lo contattai su Whatsapp, e non avrei mai voluto sentire il messaggio di risposta”.

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