ansia

Gestione dello stress attraverso l’esercizio fisico

Vorresti alleviare lo stress e liberare la tensione accumulata?

L'esercizio fisico può essere un prezioso aiuto!

  Lo stress è diventato una parte quasi inevitabile della vita moderna. Tra le varie strategie per combatterlo, l'esercizio fisico si è dimostrato un alleato potente. Non solo offre benefici tangibili per il corpo, ma ha anche un impatto profondo sulla salute mentale e sul benessere complessivo.  

Le Endorfine Gli antidolorifici naturali del cervello

  Una delle ragioni principali per cui l'esercizio fisico è così efficace nel ridurre lo stress è la produzione di endorfine. Quando esegui un'attività che fa accelerare il tuo cuore e stimola i tuoi muscoli, il tuo cervello risponde generando questa potente miscela di sostanze chimiche. Queste sostanze sono spesso chiamate "ormoni della felicità". Le endorfine agiscono come potenti antidolorifici naturali, alleviando le tensioni fisiche e mentali che si accumulano durante momenti stressanti. Quindi, la prossima volta che avvertirai il peso dello stress, ricorda che il tuo corpo ha un alleato potente. Le endorfine. L'esercizio fisico diventa il tuo strumento per attivare questa risposta naturale di benessere!  

Miglioramento del sonno

  Un sonno di qualità è essenziale per affrontare lo stress. Qui entra in gioco l'esercizio fisico: oltre a rilasciare endorfine, favorisce anche il miglioramento del sonno. Uno dei principali ostacoli allo stress può essere l'insonnia o il sonno disturbato. Gli effetti calmanti dell'esercizio possono aiutare a stabilizzare i ritmi circadiani e a favorire un sonno più profondo e ristoratore.  

Effetto anti-ansia

  Non è necessario eseguire sessioni di allenamento estese per sperimentare i benefici anti-stress dell'esercizio fisico. Bastano persino cinque minuti di attività aerobica per innescare effetti anti-ansia. Quando ti senti stressato, fai un breve giro in bicicletta, una camminata energica o un breve allenamento possono aumentare istantaneamente la produzione di endorfine, migliorando il tuo umore e abbassando i livelli di ansia. l'esercizio fisico si rivela un alleato naturale e accessibile per gestire lo stress. Le endorfine rilasciate, il sonno migliorato e la riduzione dell'ansia sono solo alcune delle ragioni per cui dovremmo considerare l'attività fisica parte integrante del nostro benessere.   Inizia adesso la tua trasformazione Contattami Daniele Esposito              
Come ridurre ansia e stress con 3 minuti al giorno

Come ridurre ansia e stress con 3 minuti al giorno.

Ecco il mio consiglio

 

Preoccupazioni, vita sempre meno sociale, ansie da lavoro e da prestazione. Oggi è davvero difficile liberarsi da tutto questo e vivere la giornata serenamente! Ma, ho una bella notizia:

"il nostro corpo è dotato di un sistema che può migliorare questo stato."

Questo sistema del nostro corpo ha una superficie che se distesa potrebbe coprire un capo da tennis di circa 70 metri quadri. Questo sistema riesce a spazzare via il 70% delle tossine e siccome il nostro corpo è collegato direttamente alla nostra mente...
lo stesso sistema se utilizzato bene, riesce a liberarti da pensieri negativi e ansie.  

 

I benefici sono infiniti

  • Rilassa e calma 
  • Aumenta energia e vitalità
  • Migliora la concentrazione
  • Amplifica la memoria
  • Ripulisce il sangue
  • Diminuisce ansia e sviluppa la capacità di  gestire bene lo stress

 

Sai di cosa parlo? Del nostro sistema respiratorio!
"Impariamo a respirare correttamente e saremo ricompensati"
La meraviglia e la perfezione del nostro organismo ci permette di calmarci respirando in maniera diversa.

 

 

Lo sapevi che...

 

Inspirando ed espirando soltanto dalla narice sinistra, calma e abbassa la pressione. 

Inspirando ed espirando soltanto dalla narice destra, energizza e alza la pressione.

 

Ecco cosa faccio per rilassare la mente e liberarmi dallo stress:

 

  1. Seduto in posizione comoda sulla mia sedia e con la schiena bella dritta
  2. Occhi chiusi
  3. Chiudo la narice destra con l'indice della mano destra
  4. Espiro ed inspiro solo dalla narice sinistra per 3 minuti

Provaci anche tu!

 

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Daniele Esposito

 

L’allenamento è utile come rimedio allo stress?

Esiste un legame tra salute mentale e fisica?

Assolutamente si!

Un argomento che spesso viene trascurato è quello dell'effetto benefico che può avere l'esercizio fisico sulla salute mentale.

La salute mentale e fisica vengono viste come due argomenti differenti, ma in realtà esiste un vero e proprio legame tra loro. Infatti il National Institute of Mental Health (NIMH) degli Stati Uniti ha effettuato uno studio dove è venuto fuori che l'attività fisica in combinazione con altri trattamenti è collegata alla salute mentale. Infatti allenarsi riduce lo stress, ansia ed ha benefici emotivi.

 

L'attività fisica non necessariamente "sport" in quanto tale, ma è vista anche come semplice adattamento ad uno stile di vita più attivo (fare le scale, ad esempio) Qualsiasi tipo di attività fisica è appropriato, purché sia ​​adatto alla persona, e soprattutto alla patologia. Infatti l'attività fisica potrebbe non essere necessariamente adatta a tutti i tipi di depressione.

Ad esempio, le persone che soffrono di depressione grave spesso non sono in grado di essere fisicamente attive.

 

Quale attività fisica svolgere contro lo stress?

Qualsiasi forma di esercizio fisico porta tali benefici nel trattamento dell'ansia, stress e depressione.

L'esercizio fisico aiutare inoltre ad:

  • Alleviare la tensione, stress e affaticamento mentale
  • Migliorare il sonno
  • Dare un senso di realizzazione
  • Aumenta l'appetito

 

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Daniele Esposito

Come uscire dalla depressione senza farmaci? 4 consigli per te

La depressione è un disturbo più diffuso di quanto si creda.

Ne soffrono infatti circa 4 milioni di italiani, con un’incidenza che colpisce tra il 10% e il 15% della popolazione, soprattutto di sesso femminile.

La domanda che si chiedono in molti è:

"Come uscire dalla depressione senza farmaci?"

La depressione, chiamata anche depressione clinica, depressione maggiore o disturbo unipolare, è una patologia psichiatrica o disturbo dell’umore, caratterizzata da episodi di umore depresso accompagnati principalmente da una bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli.

In base ai dati dell’OMS le donne hanno una probabilità di ammalarsi di depressione il 50% superiore al sesso maschile. Il principale indiziato è il sistema ormonale, infatti i cambiamenti ormonali femminili concorrono alla depressione, influenzando la chimica cerebrale.

 

 

I sintomi più comuni della depressione sono:

• Stanchezza, senso di affaticamento e perdita di energia
• Tristezza, angoscia, senso di vuoto, impotenza, insoddisfazione, disperazione
• Perdita o aumento di peso
• Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia)
• Agitazione e nervosismo
• Mancanza di desiderio
• Dolori fisici
• Difficoltà nel prendere decisioni e risolvere problemi
• Pensieri catastrofici, lamentele, comportamenti passivi
• Auto svalutazione, auto criticismo
• Isolamento sociale
• Tentativi di suicidio

Come combattere quindi la depressione? Ecco 4 consigli per uscirne senza farmaci

E' quindi possibile uscire dalla depressione senza l'utilizzo di farmaci? Si!

 

1. LA SALUTE PASSA DALL'ALIMENTAZIONE

“Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo”, diceva Ippocrate. Una corretta alimentazione permette di stabilizzare l’assetto ormonale e il sistema nervoso centrale. No a cibi che contengano eccitanti o troppi grassi e zuccheri, alcol e stupefacenti, che hanno effetti negativi sul sistema nervoso centrale e sulle funzioni mentali. Una dieta adeguata ha un grande valore terapeutico in caso di depressione.

Prediligere inoltre alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, e tra queste, soprattutto:

• B1, o tiamina, fondamentale per le funzionalità delle cellule nervose (contenuta in germe di frumento, nocciole, fiocchi e farina d’avena, noci, frumento, fave, mais, muesli);
• B3, o niacina, utilizzata nel campo della psichiatria ortomolecolare nel trattamento di molti disturbi psichici (ne sono ricchi alimenti come crusca di frumento, fegato di equino o di suino, arachidi, petto di faraona o di pollo, fesa di tacchino, salmone, tonno, sgombro, pesche disidratate);
• B6, o piridossina, coinvolta nella formazione di trattamenti chimici del sistema nervoso (presente in cereali, semi vari tra cui quelli di sedano e di girasole, carne, latte, frutta).

2. FITOTERAPIA

La natura ci offre tutti i rimedi di cui abbiamo bisogno, e grazie alla scienza erboristica oggi abbiamo a disposizione molti prodotti fitoterapici utili per gli stati di ansia e per la depressione, tra cui:

• Iperico: ricco di flavonoidi, ha una azione antidepressiva e sedativa
• Rodiola: antiossidante, ansiolitico, migliora le funzioni metaboliche e sugli stati depressivi
• Escolzia: utilizzata anche in omeopatia, è utile nel trattamento degli stati ansiosi e depressione
• Melissa: azione calmante e rilassante, utile per eliminare l’ansia
• Griffonia: contiene triptofano, favorisce il buonumore
• Valeriana: azione tranquillante e sedativa, utile per attacchi di panico e manifestazioni ansiose
• Passiflora: azione sedativa con effetti tranquillanti e ansiolitici

3. AIUTA IL TUO SONNO

Un sonno breve e disturbato è un importante fattore di rischio per la comparsa e il perdurare di problemi depressivi. Diversi studi hanno dimostrato una stretta relazione fra depressione, scarsità di sonno e attivazione di fenomeni infiammatori che sono alla base dello sviluppo di differenti patologie tra cui diabete, ipertensione e la stessa depressione. La privazione del sonno negli umani provoca sonnolenza, senso di fatica, irritabilità progressivamente più intensa. E’ importante favorire a agevolare un buon sonno ristoratore.

Inoltre la vita all’aria aperta e il movimento favoriscono il benessere e dunque un buon sonno, TV e apparecchi elettronici lo inibiscono.

4. SI AL MOVIMENTO

L’attività sportiva, condotta per almeno 1 ora 3-4 volte alla settimana, agisce sull’organismo in modo positivo grazie al rilascio di due importanti neuromediatori: l’acetilcolina e le endorfine, gli “ormoni della felicità”.
L’attività fisica agisce anche sul sistema immunitario, contrastando gli effetti fisiologici dannosi prodotti dallo stress, prolungando la vita dei neuroni, stimolando l’emissione di fattori neurotrofici

Puoi iniziare anche allenandoti tranquillamente a casa.

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Perchè l’ansia peggiora in primavera?

E’ esperienza piuttosto comune fra le persone che soffrono di disturbi d’ansia che i sintomi, fisici e psichici, si riacutizzino quando arriva la bella stagione.

Perché l’ansia peggiora in primavera?

In primavera iniziano a modificarsi due parametri fondamentali, luminosità e temperatura, che incidono direttamente sulla biochimica cerebrale e sull’attivazione psicofisiologica di tutte le persone con effetti altamente soggettivi. Chi soffre d’ansia può risentire di questa aumentata attivazione reagendo molto intensamente e sfavorevolmente e subendo un complessivo peggioramento della sintomatologia, a volte anche in corso di terapia farmacologica.

Oltre a queste cause di natura fisica/organica c’è anche un altro motivo, di ordine psicologico e più complessivo, che fa peggiorare l’ansia nei cambi di stagione: l’ansioso tende a cercare costantemente un equilibrio che gli consenta di restare il più possibile indisturbato e tranquillo, equilibrio che di solito raggiunge evitando il più possibile le novità, i cambiamenti, gli stimoli che richiedano un riadattamento.

In primavera il clima diviene instabile, un giorno c’è il sole e fa caldo e il giorno seguente piove e fa freddo, e questo mette a dura prova l’equilibrio dell’ansioso che deve riadattarsi continuamente a condizioni che mutano e che si trova a fronteggiare stimoli fisici fastidiosi che possono innescare in lui reazioni ansiose soprattutto se tende ad essere molto concentrato sul proprio corpo e alle sensazioni che prova.

Cosa succede nel nostro corpo?

Dal punto di vista fisiologico l’aumento delle ore di luce e della sua intensità porta ad una maggiore produzione di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”) che l’organismo secerne per far fronte all’aumentato fabbisogno di energia che segue la fine dell’inverno e l'allungamento del periodo di luce giornaliero. Questa variazione può provocare conseguenze negative in tutte le persone, causando nervosismo, insonnia, inappetenza e sbalzi d’umore, ma provoca conseguenze peggiori in chi già soffre di un disturbo ansioso (e/o depressivo).

Oltre al cortisolo aumenta anche la produzione di melatonina e la quantità di serotonina in circolo, proporzionalmente all’esposizione alla luce solare, determinando variazioni biochimiche anche brusche che possono portare all’aumento dell’attivazione fisiologica che provoca maggiore disagio nei soggetti che soffrono di ansia.

Chi è più colpito?

Le persone la cui attivazione di base è già significativa ragiscono peggio delle altre alle alterazioni biochimiche indotte dal cambio di stagione, indipendentemente dal fatto che soffrano di un disturbo d'ansia. Dal punto di vista psicologico ciò che incide è l'interpretazione dell'insieme di fattori fisici che si modificano e dei loro effetti diretti sul corpo: l’aumento della luminosità, le variazioni dell’umidità, il caldo e il freddo che si alternano possono spaventare in particolare chi soffre di attacchi di panico e chi presenta sintomi ansiosi di natura respiratoria (fame d’aria, sensazione di respirare male e di non riuscire a riempire e/o a svuotare del tutto i polmoni) o pseudo-neurologici (vertigini, sensazione di testa gonfia/leggera, paura di svenire per abbassamento della pressione).

Come affrontare i cambi di stagione?

I cambiamenti climatici che si verificano con l’inizio della primavera e dell’autunno incidono direttamente sia sulla psicofisiologia sia sulla psiche delle persone e le reazioni che ne derivano sono sia altamente individuali, sia correlate alla presenza di disturbi ansiosi e dell’umore. In linea generale chi si trova a disagio in questi momenti di passaggio può intervenire per quanto riguarda gli effetti di luce e temperatura:

- regolando la propria esposizione alla luce rendendola progressiva e utilizzando occhiali da sole nelle ore in cui l'illuminazione è per lui eccessivamente fastidiosa;

- indossando abiti che gli consentano di non accaldarsi eccessivamente e di prevenire l'innesco di quelle sensazioni fisiche che possono portarlo all'attacco di panico, ai giramenti di testa, all'impressione di svenire o di respirare male, che spesso sono direttamente legate all'aumento della temperatura percepita.

E’ importante che chi soffre di un disturbo d’ansia non sottovaluti il fatto che una parte del suo malessere dipende anche da ciò che succede nel suo corpo, oltre che nella sua mente, e che quindi non c’è motivo di spaventarsi o di pensare ad un peggioramento stabile dell’ansia.

Questo vale soprattutto per le persone in terapia con psicofarmaci, che possono cercare di non preoccuparsi eccessivamente affrettandosi a rivolgersi al proprio curante per un aggiustamento della posologia. Chi non è ancora in terapia (psicologica e/o psicofarmacologica) può cogliere l’occasione per affrontare finalmente il problema e per chiedere aiuto ad uno psicologo senza rimandare ulteriormente.

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