Ma devo mangiare senza sale?
Questa è la domanda che spesso mi fanno.
Purtroppo il sale è il “sapore” delle nostre pietanze, lo utilizziamo praticamente ovunque e spesso in maniera spropositata, ma probabilmente non conosciamo le conseguenze.
Secondo le raccomandazioni dell’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) il consumo di sale quotidiano non dovrebbe superare i 5 grammi, mentre recenti statistiche hanno dimostrato che nove italiani su dieci introducono ogni giorno in media 12 grammi circa, quindi più del doppio!
Al di là del rischio sovrappeso e del conseguente trattenimento di liquidi nel corpo, tutto questo ha una forte incidenza sulla salute, perché un cucchiaino in meno di sale al giorno potrebbe evitare 67 mila casi di infarto all’anno e 40 mila ictus.
Il nemico è quindi nascosto e apparentemente innocuo, ma strettamente correlato a malattie cardiovascolari, alle patologie neurodegenerative e ad alcuni tumori. Inoltre potrebbero non bastare i nostri buoni propositi a tavola, in quanto il SALE più pericoloso non arriva dalla nostra “manualità” nel condire, ma da tanti ALIMENTI COMUNI già confezionati. Alcuni di questi sono:
- Il pane e tutti i suoi derivati prodotti da forno. Una fetta, sostengono i ricercatori, potrebbe già contenere il 15% del quantitativo di sale raccomandato.
- Gli affettati e la carne pronta ad essere mangiata, quindi già preparata e confezionata.
- La pizza, con solo una mezza porzione si arriverebbe già al limite del consumo di sale raccomandato.
- Il pollo confezionato.
- Le zuppe pronte in scatola.Il tonno in scatola
Piccoli consigli per migliorare il nostro quotidiano
- Mangiare frequentemente verdura
- Consumare pochi alimenti preconfezionati, ma utilizzare il più possibile ciò che la natura ci mette a disposizione.
- Controllare il contenuto di sodio nelle etichette.
- Lavare i cibi in scatola prima di consumarli.
- Sostituire il classico sale con sale integrale oppure rosa, quindi iposodico o iodato, limitando al massimo il suo utilizzo.
- Compensare o sostituire con spezie per aromatizzare i piatti.
Applicare queste indicazioni vi daranno la possibilità di contrastare numerose patologie come l’ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, patologie cardiache e osteoporosi.
Ma tocchiamo più con mano un fattore che si ripercuote sul nostro quotidiano. il sale è uno degli elementi responsabili dell’innalzamento dell’insulina, in quanto aumenta l’assorbimento del glucosio a livello intestinale, veicolando lo zucchero nel sangue. Dunque attenzione, perché un uso spropositato dello stesso è il maggior deterrente per trattenere liquidi e ingrassare!
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