Lo sapevi che respirare meglio significa guarire da un bel po’ di problemi?
Vi presento un caso quotidiano dove molti di voi forse si rispecchieranno. Maria “un nome inventato” di 42 anni, ha un dolore nella zona lombare; il suo medico ha già confermato l’inesistenza di patologia meccanica e articolare. quindi nessuna ernia o sciatalgia.
Dopo averla ascoltata, si evince che lavora sempre seduta, per diverse ore al giorno, con persone e colleghi non troppo simpatici e ha un capoufficio che le crea STRESS e TENSIONI.
Le tensioni agiscono, in maniera negativa, soprattutto sul DIAFRAMMA e sul COLLO. Infatti maria sente fastidio al collo ed ogni tanto ha bisogno di rilassare i trapezi e le spalle.
Ma con il passare del tempo il collo, per evitare il dolore provocatogli dal movimento, si è irrigidito al punto che ora ruota molto meno.
Ogni volta che Maria deve girarsi indietro per comunicare coi suoi colleghi, per fare manovra in auto, per spostare oggetti da un ripiano ad un altro, non riesce più ad eseguire il movimento corretto, perché il collo è ormai bloccato, trovandosi costretta a ruotare contemporaneamente collo-spalle-schiena (zona lombare).
Tale zona infatti, pur avendo un grado di mobilità sufficiente per fare un movimento rotatorio, non può soddisfare come “supplente” tutti quei movimenti (non di sua competenza), che sono necessari ad un corpo in condizioni normali per affrontare le azioni quotidiane.
Per tale ragione, la Zona Lombare comincerà a soffrire per un carico di lavoro eccessivo, quindi non tarderanno ad arrivare inevitabili Dolori da Sovraccarico e da Usura.
Cosa fare in questa situazione?Potenziare la zona lombare con esercizi ginnici, comprimendo in tal modo ancora di più le articolazioni?
☑ Massaggiare la zona dolorosa?
☑ Fare infiltrazioni?
⏩ NO, niente di tutto questo!
Nel nostro caso, dovremo orientarci su esercizi che restituiscano mobilità ed elasticità al collo: che allentino le tensioni eccessive; che permettano a Maria di riprendere a RESPIRARE NORMALMENTE durante la giornata nonostante i problemi che le si presentano.
In altre parole, dobbiamo riequilibrare le sue tensioni e migliorare la sua postura; educarla a non cadere più vittima dello stress e a gestire meglio la sua gestualità.
Come agire in primis? RILASSIAMO il Diaframma. Il diaframma infatti, quando è teso, è in grado di disturbare molti organi e muscoli ad esso collegati, quali addirittura il Cuore, a cui è attaccato grazie ad un potente legamento, causando di sovente dolori che non sussistono per cause inerenti a patologie cardiache.
Può disturbare la Digestione, essendo letteralmente a ridosso dello stomaco e del fegato.Un diaframma molto teso e corto, inserendosi con i suoi potenti pilastri muscolari fino alla zona lombare, può scatenare Lombalgie e può addirittura irradiare problemi fino alla zona Cervicale, a causa di alcuni muscoli che lavorano al suo posto quando questo è troppo irrigidito.
Diaframma e Cuore si assomigliano: hanno iniziato il loro percorso ritmico ed incessante con l’inizio della vita e non possono fermarsi se non per pochi istanti.